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Manuale Autocontrollo Piscine

Manuale Autocontrollo Piscine

Il manuale autocontrollo piscine (o MAP) è un documento che definisce le regole e le procedure necessarie per garantire la sicurezza degli utenti delle piscine pubbliche, al fine di prevenire rischi per la salute e l’incolumità dei bagnanti.

L’elaborazione del manuale autocontrollo piscine è obbligatoria per legge per tutte le piscine pubbliche, come quelle dei centri sportivi, degli hotel, dei campeggi e dei parchi acquatici. Il PAP deve essere redatto da un tecnico qualificato e deve essere sottoposto all’approvazione delle autorità sanitarie locali.

Tra le varie sezioni, il PAP prevede una serie di procedure operative standard (SOP) da seguire per la corretta gestione della piscina, tra cui:

  • Procedure di pulizia e disinfezione dell’acqua e degli impianti;
  • Procedure di controllo e gestione dei prodotti chimici utilizzati per il trattamento dell’acqua;
  • Procedure per il controllo dell’igiene dei bagnanti, tra cui il controllo dell’acqua di balneazione, l’organizzazione dei servizi igienici e dei docce;
  • Procedure per il controllo della sicurezza degli impianti e delle attrezzature, tra cui: le piscine, i trampolini, le scalette, i giochi d’acqua, ecc.

Quando deve essere aggiornato il manuale di autocontrollo delle piscine?

piano autocontrollo piscina per parchi acquatici
Il piano autocontrollo piscina viene svolto anche per i parchi acquatici

Il PAP o MAP deve essere costantemente aggiornato, anche tramite la compilazione del registro di vasca*, e implementato sulla base delle indicazioni delle autorità sanitarie e dei risultati dei controlli periodici effettuati sulle acque di balneazione.

Questo documento deve essere utilizzato come un vero strumento di prevenzione e controllo della salute pubblica che definisce le procedure e le misure necessarie per garantire la sicurezza degli utenti delle piscine pubbliche, ed è quindi di fondamentale importanza per prevenire eventuali rischi per la salute e l’incolumità dei bagnanti.

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Che Cos’è il Registro di Vasca?

Il Registro di vasca è un documento previsto dalla normativa italiana in materia di igiene delle acque destinate al consumo umano (Decreto Legislativo n. 31/2001 e successive modifiche ed integrazioni), ma riguarda anche le piscine pubbliche e private a uso collettivo.

Il registro è un documento ufficiale che deve essere tenuto a disposizione degli organi di controllo (ad esempio le autorità sanitarie) e deve contenere tutte le informazioni relative alla gestione della piscina, tra cui:

  • Dati identificativi della piscina (ubicazione, superficie, capacità massima, ecc.);
  • Dati relativi alla gestione della piscina (responsabile tecnico, personale addetto alla sorveglianza, ecc.);
  • Programma di pulizia e disinfezione della piscina e degli impianti di trattamento dell’acqua;
  • Risultati delle analisi dell’acqua di balneazione e degli impianti di trattamento;
  • Modalità di gestione dell’afflusso dei bagnanti, delle attrezzature e dei servizi igienici;
  • Eventuali interventi straordinari di manutenzione o riparazione effettuati sulla piscina o sugli impianti.

Il Registro di vasca ha lo scopo di garantire la tracciabilità della gestione della piscina e di consentire un controllo costante della qualità dell’acqua e della sicurezza degli impianti, in modo da prevenire eventuali rischi per la salute dei bagnanti.

Chi Redige il Manuale Autocontrollo Piscine?

Il documento del Piano Autocontrollo Piscina (PAP) viene redatto da un tecnico qualificato in base alle specifiche normative nazionali e regionali sulla gestione delle acque di balneazione.

Il tecnico che redige il PAP deve essere in possesso di specifiche competenze e conoscenze nel settore della balneazione, come ad esempio un laureato in Scienze Motorie, un tecnico dell’igiene ambientale o un tecnico della prevenzione nell’ambiente e nei luoghi di lavoro.

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Il tecnico incaricato di redigere il PAP deve conoscere le norme tecniche e igienico-sanitarie in vigore e le modalità di gestione degli impianti di depurazione e disinfezione delle acque, nonché le caratteristiche delle attrezzature e dei materiali utilizzati per la pulizia e la disinfezione della piscina.

Inoltre, il tecnico deve anche essere in grado di identificare i rischi potenziali per la salute dei bagnanti e di definire le procedure operative standard (SOP) necessarie per la prevenzione e il controllo dei rischi stessi.

Il tecnico che redige il manuale autocontrollo piscina deve tenere conto delle specificità della piscina, come ad esempio le dimensioni, la tipologia dell’acqua (clorata, salata, ecc.), la presenza di giochi d’acqua e altre attrezzature, e definire le procedure operative adatte a gestirle in modo efficace e sicuro.

Chi Firma il Manuale Autocontrollo Piscina?

manuale autocontrollo haccp piscina
Manuale autocontrollo HACCP piscina

Il Piano di Autocontrollo della Piscina (PAP) deve essere firmato dal legale rappresentante dell’ente gestore della piscina, ovvero la persona fisica o giuridica che detiene la responsabilità della gestione dell’impianto.

Inoltre, il PAP deve essere sottoposto all’approvazione delle autorità sanitarie locali, le quali verificano la conformità del documento alle norme e alle linee guida in vigore e la sua idoneità a garantire la sicurezza degli utenti della piscina.

Dopo l’approvazione del PAP da parte delle autorità sanitarie, il legale rappresentante dell’ente gestore della piscina deve assicurarsi che il documento venga attuato e rispettato nella gestione quotidiana dell’impianto. In caso di violazione delle norme previste dal PAP, il legale rappresentante può essere soggetto a sanzioni amministrative o penali.

Quali Controlli Sono Previsti dal Manuale di Autocontrollo Piscine?

Le analisi delle acque delle piscine sono una serie di test che vengono eseguiti su campioni di acqua prelevati dalla piscina al fine di valutare la qualità dell’acqua e verificare che essa sia sicura per gli utenti. Tra le analisi più comuni vi sono:

  1. Misurazione del pH: il pH dell’acqua deve essere compreso tra 7,2 e 7,6 per garantire un equilibrio chimico adeguato.
  2. Valutazione della concentrazione di cloro libero: il cloro è un disinfettante utilizzato per eliminare batteri e agenti patogeni nell’acqua. La concentrazione di cloro libero deve essere mantenuta tra 1 e 3 mg/l.
  3. Misurazione della concentrazione di cloro combinato: il cloro combinato è la quantità di cloro che è stato consumato dalla reazione con le impurità presenti nell’acqua. La concentrazione di cloro combinato non deve superare il valore massimo di 0,4 mg/l.
  4. Misurazione della concentrazione di bromo: il bromo è un disinfettante alternativo al cloro, utilizzato soprattutto in piscine coperte o in presenza di clororesistenza. La concentrazione di bromo deve essere mantenuta tra 2 e 4 mg/l.
  5. Valutazione della durezza dell’acqua: la durezza dell’acqua si riferisce alla concentrazione di calcio e magnesio nell’acqua. L’acqua troppo dura può causare incrostazioni sulle pareti della piscina e sui filtri. Il valore ideale per la durezza dell’acqua in una piscina è compreso tra 150 e 400 mg/l.
  6. Analisi batteriologica: in alcuni casi, viene eseguita anche un’analisi batteriologica dell’acqua per verificare la presenza di batteri patogeni come la legionella.
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Queste analisi devono essere eseguite regolarmente per garantire la qualità dell’acqua e la sicurezza degli utenti della piscina.

Indice: Manuale Autocontrollo Piscine

Manuale Autocontrollo Piscine: Chiedi Un Preventivo Senza Impegno

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